Dal palazzo del Parlamento Ungherese inizia il nostro free walking tour. Purtroppo per questioni di tempo non abbiamo potuto visitare il palazzo che è una delle maggiori attrazioni turistiche della città. Venne costruito agli inizi del 1900 in stile prettamente neogotico. L'edificio e la location richiama quello di Westminister a Londra, entrambi costruiti sulla riva del fiume.
Negli anni trenta, l'Ungheria strinse un patto alleanza con la Germania Nazista, nella speranza di recuperare alcune dei territori persi a seguito della prima guerra mondiale (Trattato di Trianon). L'Ungheria entrò infine nella seconda guerra mondiale nel 1941, combattendo principalmente contro l'Unione Sovietica. Nel 1944 l'Ungheria cercò di iniziare dei colloqui con gli alleati, ma la Germania promosse un colpo di stato che portò al governo un partito filotedesco. Dopo la seconda guerra mondiale, l'Ungheria divenne parte della sfera di influenza sovietica, e si trasformò gradualmente in uno stato comunista. Nel 1953 con la morte di Stalin iniziò una fase di cambiamento che portò a varie insurrezioni a Berlino Est e successivamente anche in Ungheria.
Il 23 ottobre 1956 un gruppo di studenti iniziò una manifestazione pacifica, a cui successivamente si aggiungesero migliaia di ungheresi. La manifestazione fu violentemente repressa dal governo e presto si trasformò in una vera e propria rivolta contro la dittadura di Matyas Rakosi e la presenza sovietica in Ungheria. Il 24 ottobre Imre Nagy venne nominato primo ministro e si schierò da subito dalla parte dei rivoluzionari. Chiese l'uscita dell'Ungheria dal patto di Varsavia e proclamò la neutralità della Repubblica popolare ungherese, ma tutto ciò fu respinto dall'URSS. Nagy fu sostituito e poi imprigionato. Nel 1958 venne infine fucilato. Il 4 novembre 1956 6000 carri armati sovietici entrarono in Ungheria e la rivolta venne soppressa, lasciandosi alle spalle più di 2500 morti ungheresi. Questa viene ricordata come la Rivolta Ungherese del 1956 e i segni di ciò che avvenne in quelle settimane sono ancora ben visibili nella piazza del parlamento.
Il 23 ottobre 1956 un gruppo di studenti iniziò una manifestazione pacifica, a cui successivamente si aggiungesero migliaia di ungheresi. La manifestazione fu violentemente repressa dal governo e presto si trasformò in una vera e propria rivolta contro la dittadura di Matyas Rakosi e la presenza sovietica in Ungheria. Il 24 ottobre Imre Nagy venne nominato primo ministro e si schierò da subito dalla parte dei rivoluzionari. Chiese l'uscita dell'Ungheria dal patto di Varsavia e proclamò la neutralità della Repubblica popolare ungherese, ma tutto ciò fu respinto dall'URSS. Nagy fu sostituito e poi imprigionato. Nel 1958 venne infine fucilato. Il 4 novembre 1956 6000 carri armati sovietici entrarono in Ungheria e la rivolta venne soppressa, lasciandosi alle spalle più di 2500 morti ungheresi. Questa viene ricordata come la Rivolta Ungherese del 1956 e i segni di ciò che avvenne in quelle settimane sono ancora ben visibili nella piazza del parlamento.
Statua dedicata a Imre Nagy
Il ruolo dell'Ungheria durante la seconda guerra mondiale è ancora molto controverso. L'Ungheria infatti aveva costituito un patto di alleanza con la Germania nazista, al fine di recuperare parte dei territori e dei poteri persi a seguito della sconfitta nella prima guerra mondiale. Le sorti della guerra però non sono favorevoli all'Ungheria e nel 1944 cerca di trattare segretamente con gli alleati. Quando però i tedeschi vengono a sapere delle nuove posizioni dell'Ungheria, occupano militarmente il paese. A seguito di ciò, 450000 ebrei ungheresi furono deportati e uccisi nei campi di concentramento tedeschi. La rivisitazione storica di questi fatti vede come unico colpevole la Germania nazista e cerca di sminuire il ruolo dell'Ungheria stessa. In realtà l'Ungheria ha anch'essa delle grandi responsabilità. Il 5 aprile 1944 le autorità ungheresi constringono gli ebrei ad indossare la stella gialla sui propri abiti e solo 3 settimane dopo le stesse autorità ungheresi iniziano le prime deportazioni degli ebrei, che verranno poi consegnati nelle mani dei tedeschi.
Per commemorare i fatti avvenuti, nel 2014 venne eretto un monumento alquanto discutibile, in quanto rappresenta un una visione un po' distorta dei fatti avvenuti nel 1944. Qui di seguito ho riportato un paio di lettere di protesta lasciati davanti a questo monumento, che descrivono in modo esauriente i motivi di protesta.
''Ci troviamo in piazza Szabadsag/della libertà e lei si trova davanti al momumento intento a commemorare l'invasione nazista dell'Ungheria iniziata il 19 Marzo 1944. Davanti al monumento noterà candele, fotografie, documenti sistemati li da cittadini/e che hanno perso dei congiunti nell'Olocausto/nella Shoa.
Il progetto del monumento promosso dal governo di Viktor Orban è frutto di un progetto molto controverso in quanto raffigura l'Arcangelo Gabriele, simbolo dell'Ungeria che innocente, viene soggiogato dall'Aquila Imperiale Tedesca, mentre l'Ungheria, governata in quel momento dall'ammiraglio Mikkos Horthy, era alleata delle Germania di Hitler.
Il monumento rappresenta quindi il tentativo di Fidesz, il partito di maggioranza attualmente al governo, di riscrivere la storia attribuendo l'intera responsabilità dell'Olocausto, costato la vita a circa mezzo milione fra ebrei, rom e omosessuali ungeresi, alla Germania, negando la collaborazione ungerese.
In qualità di membri dei gruppi Monumento vivente, Memoria pulita, Tolleranza, Piattaforma umana, insieme all'associazione Raoul Wallenberg e a numerosi cittadini, chiediamo al presidente Viktor Orban di riaprire il dialogo, come aveva promesso, con l'interas società ungerese.
Porteremo avanti la nostra protesta, iniziata il 9 febbraio di quest'anno, finchè Viktor Orban non avrà riconosciuto la necessità di tale dialogo. Per questo motivo centinaia di persone si radunano qui tutti i giorni nel tardo pomeriggio. ''
''On New Year's Eve 2013 the Hungarian governament passed a law that the German occupation momument should be erected on Liberty Square before March 19 2014. This monument was to consist in two figures: the imperial eagle of Germany and Archangel Gabriel, symbolizing the innocence of Hungary during WW2. This lanched a civilian protest still going on in this square.
This memorial is officially named: Memorial for the victim of the German occupation. This name is wrong both historically and artistically.
- The German that marched into our homeland was carrying the swastika and not the imperial eagle.
- Hungary was in the alliance with the Third Reich, thus could not be occupied. What happened was only a military operation.
- There were innocent as well guilty Hungarians, The Hungarian Administration and numerous Hungarian civilians actively participated in to the denunciation, deportation and occasionally in the massacre of 470'000 Jewish, 15'000 Gypsy and several thousands of homosexual Hungarians.
- Quite a few renowned sculptor have stated that this piece of work does not meet even the basic artistic requirement of a memorial
The first step of the protest was to show up a real memorial, in contrast with his phoney monument to reveal the fact that is constantly falsifying our history. This is why survivors, their descendants and sympathizing citizens have brought here their personal objects, pebbles, photos, documents, candles as a Living Memorial of Remembrance.
For over one year, every afternoon between 17:30 and 18:30 we have been protesting with live chains, speeches and songs. From 18:30 until 20:00 there is a living memorial discussion here with the motto: Let us make the living memorial of Hungarians from ourselves and our discussion.
As a result, and disregarding its own laws, on the night of Sunday July 20, a group of construction workers escorted by the militia secretely sneaked in the square and in a thieving manner placed the ''statues'' on top of the pillars.
There has not been an officially opening ceremony yet. ''
Questo è un vecchio centro commerciale che verrà presto ristrutturato e trasformato in hotel di lusso.