La nostra guida ci ha caldamente consigliato di visitare il Museo Ebraico di Berlino. Questo museo, a differenza di molti altri, non è focalizzato sull'olocausto, ma è stato pensato per far conoscere la storia e la cultura ebraica. Ci sono sezioni dedicate alla storia degli ebrei in Germania dell'epoca medioevale fino ai giorni nostri e sezioni dedicate alle tradizioni religiose.
L'edificio in se è molto particolare, con una forma molto strana con pavimenti inclinati e muri obliqui. L'idea era quella di creare un senso di disorientamento nel visitatore. La forma dell'edificio ricorda la Stella di David destrutturata. Sulle facciate sono presenti delle finestre lunghe e sottili che rappresentano degli squarci o delle ferite.
Il museo si apre su 3 corridori o assi:
- l'asse dell'Olocausto: conduce alla Torre dell'Olocausto
- l'asse dell'Esilio: conduce al Giardino dell'Esilio
- l'asse della continuità: è collegato agli altri 2 assi e rappresenta il permanere degli ebrei in Germania nonostante l'Olocausto e l'esilio
Torre dell'Olocausto
Attraversando l'asse dell'Olocausto si arriva ad un grande portone pesante. Aprendolo si entra in una ''stanza'' vuota e buia, circondata da mura di cemento altissime alla cui sommità è presente una piccola apertura che permette alla luce di entrare, ma mai luce diretta. I muri sono obliqui e angolati. Entrando in questo luogo il silenzio e il freddo ti entra dentro e ti costringe ad un momento di riflessione. Nessuno parla, ognuno prende qualche momento per se stesso prima di ritornare all'interno dell'edificio del museo.
Giardino dell'Esilio
Si trova all'esterno dell'edificio ed è rappresentato da 49 colonne alte 6 metri. 48 colonne rappresentano la nascita dello Stato di Israele nel 1948 e 1 colonna rappresenta Berlino. L'interno di quest'ultima colonna è stato riempito con terra proveniente da Gerusalemme. Sopra le colonne sono state piantate alberi di olivagno, simbolo di pace, come esempio per gli esiliati che devono trovare la forza di vivere in un altro paese, così come questi alberi sono riusciti a far crescere le radici su un luogo non molto adatto come questi pilastri, Il pavimento è inclinato e da una sensazione di mancanza di equilbrio per rappresentare il disagio degli ebrei esiliati.
Foglie cadute
Quest'opera è stata disegnata da un artista israeliano ed è dedicata alle vittime dell'olocausto, della guerra e della violenza. Sul pavimento dello Spazio Vuoto della Memoria sono adagiati 10000 volti in acciaio su cui è possibile camminare sopra. Circondati dal silenzio della stanza, il rumore dei nostri passi su questi volti rimbomba e si fa acuto. L'idea di camminare su un letto di morti dà un vero senso di angoscia e il rumore dà una voce a chi non può più parlare.