Aljafería

Arrivando nella città di Zaragoza si viene subito affascinati dall’imponenza deI palazzo dell’Aljaferia, dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 2001. E’ una delle migliori rappresenzazione dell’arte mudejar: uno stile cristiano che incorpora elementi di ispirazione araba. La sua storia si espande attraverso diversi secoli, dall’occupazione islamica alle corte Aragonese. È un palazzo fortificato costruito  dalla dinastia Banu Hud nella seconda metà del IX secolo durante l’occupazione islamica della Spagna. La struttura conserva parte delle sue mura originali, a pianta quadrangolare e rinforzate da torrioni semicircolari, ai quali si aggiunge la grande torre del Trovador (dal quale venne successivamente tratto Il trovatore di Giuseppe Verdi). Dopo la riconquista di Saragozza da parte di Alfonso I il Battagliero nel 1118, il palazzo diventò la residenza di molti monarchi aragonesi, i quali fecero successive opere di ampliamento e modifica. Durante il regno dei Re Cattolici, una parte dell'Aljaferia fu destinata ad ospitare la sede locale del Sant'Uffizio (1486). Successivamente, fra il 1488 e il 1495 vennero compiuti alcuni significativi interventi sull'Aljaferia. Venne infatti eretto sopra l’edificio musulmano il Palazzo dei re cattolici al fine di simboleggiare il potere e il prestigio dei monarchi cristiani. I lavori furono diretti dal mudejar Faraig de Gali. Il palazzo è composto da una scalinata, un corridoio e un insieme di sale denominate dei Passi Perduti le quali culminano nel gran salone del trono. I soffitti sono di legno dorato e policromato, mentre i pavimenti sono formati da piastrelle di muel. Alla fine del Cinquecento Filippo II volle trasformare l'Aljaferia in fortezza. Tale decisione fu presa dal sovrano spagnolo a seguito dell'assalto della popolazione all'Aljaferia in segno di protesta per la soppressione di alcuni antichi privilegi di cui aveva fino ad allora goduto la Corona d'Aragona. Furono edificati quattro baluardi, un fossato di protezione della larghezza di circa venti metri che circondava la fortezza e alcuni alloggi militari destinati alla guarnigione che vi era stanziata. Tra gli anni 1980-1998 furono fatti altri restauri per adibire l'Aljaferia a sede del Parlamento aragonese.