La nostra prima giornata a Berlino è dedicata alla visita di Sachsenhausen, un campo di concentramento situato alle porte della città.
Dal nostro albergo prendiamo il treno per raggiungere il punto di incontro con la nostra guida italiana alla Potsdamer Platz. Da qui ci spostiamo con il treno verso Oranienburg. Siamo ancora in stazione quando la nostra guida inizia a spiegarci la storia di Sachsenhausen.
Questo è il primo campo di concentramento nazista, è stato costruito nel 1936 a 35km da Berlino. Venne da subito utilizzato per internare gli oppositori politici del regime nazista. Successivamente qui furono imprigionati anche ebrei, omosessuali, zingari e i testimoni di Geova. Dal 1942 gli ebrei qui rinchiusi vennero trasportati ad Auschwitz. Dal 1936 al 1945 qui furoni internati 200000 persone, molti dei quali morino di stenti, malattie, esperimenti medici ed esecuzioni. I prigionieri erano costretti ai lavori forzati a favore dello sforzo bellico nazista. Questo campo venne utilizzato come prototipo dei futuri campi di concentramento.
Nel momento in cui il campo fu liberato dalle forze dell'Armata Rossa il 22 aprile 1945, nel campo erano presenti solo 3000 persone. Nei giorni precedenti infatti migliaia di prigionieri furono costretti alla marcia della morte. Successivamente il campo fu utilizzato per internare 60000 prigionieri tedeschi, di cui circa 12000 morirono di malnutrizione e malattie. Il campo fu definitivamente chiuso nel 1950.
Attualmente il campo è un memoriale nazionale e ospita un museo in cui viene raccontata la storia del campo stesso.
Pianta del campo
Entrata del campo. Sul cancello è presente la scritta Arbeit macht frei, il lavoro rende liberi
Questa è una delle diverse torri che circondano il campo. Sul terreno sono presenti dei perimetri ben definiti che reppresentano i luoghi dove sorgevano i capanni dei prigionieri
Lavanderia
Il sistema di sicurezza prevedeva una barriera elettrica e un muro alto 2 metri e mezzo. Solo pochissimo prigionieri furono in grado di scappare da questo campo.
I prigionieri fuomo impiegati anche per testare le scarpe per uso militare. Furono qui costruiti dei percorsi costruiti con diversi materiali e diverse asperità che i detenuti erano costretti a percorrere fino allo sfinimento, per valutare la qualità e la resistenza delle scarpe.
Questo è uno dei pochi capannoni ancora presenti nel campo
Qui è presente un'esposizione permanente, dove è possibile vedere come si svolgeva la vita quotidiana nel campo.
Sachsenhausen National Memorial, 1961
E' un obelisco alto 40 metri. I prigionieri dovevano portare sulla loro uniforme un triangolo rosso, sull'obelisco ne sono rappresentati 18 per ricordare tutti i paesi da cui i prigionieri venivano.
Questa è la trincea dove alcuni dei prigionieri furono uccisi
Sito per la commemorazione ''Stazione Z'' per le vittime del campo di concentramento.
In questo luogo era presente il crematorio e una camera a gas. Ancora oggi è possibile vedere i forni crematori.
Questo luogo era stato cinicamente chiamato Stazione Z in contrapposizione alla Torre A da cui i prigionieri entravano nel campo.